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NOI DELLA QUARTA E

Benvenuto nel sito della tua classe, qui troverai suggerimenti, guide, proposte didattiche che ti aiuteranno a svolgere i tuoi compiti. Potrai inoltre prendere visione dei lavori svolti con i tuoi compagni durante l'anno.











































Gli Egizi

L'intervista
A grande richiesta pubblichiamo qui la canzone più antica del mondo

Per ulteriori info visita il seguente sito http://www.vanillamagazine.it/la-canzone-piu-antica-del-mondo-e-l-inno-a-nikkal-del-1-400-a-c/
Il nostro inviato speciale ha viaggiato nel tempo per proporci questa intervista esclusiva ad un abitante dell'antico Egitto. Di seguito tutte le domande che gli sono state rivolte...per ripassare la lezione prova a rispondere tu.

Prima puntata
Il Nilo
1) Quando vi siete stabiliti in questa regione dell'Africa?
2) Perchè avete deciso di stabilirvi lungo le rive del fiume Nilo?
3) Dove nasce il fiume Nilo?
4) Che cosa è il limo?
5) In quale periodo dell'anno avvengono le inondazioni del fiume?
6) Come vi difendevate dalla furia delle piene?
7) Cosa coltivate?
Seconda puntata
Il faraone
1)Chi era il faraone?
2)Chi fu i primo faraone?
3)Perchè il faraone era considerato una divinità?
4)Cosa indossava il faraone nelle grandi occasioni?
5)Osserva la figura qui accanto e rispondi:
-
cosa simboleggia la corona? 1
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cosa simboleggia il cobra? 2
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cosa simboleggia il flagello? 3
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cosa simboleggia il bastone ricurvo? 4
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a cosa serviva la barba posticcia? 5
Terza puntata
La vita dopo la morte
1) Secondo gli egizi dopo la morte dove si entrava?
2) Il corpo con che era conservato?
3) Che cosa succedeva durante il rituale della mummificazione?
4) Questo procedimento a chi era riservato?
5) Per accedere alla nuova vita cosa bisognasse superare?
6) Durante il giudizio il dio Anubi cosa faceva?



Quarta puntata
Le piramidi
Ripassa l'argomento usando la mappa concettuale

Scarica qui google earth e goditi anche a casa la passeggiata fra le piramidi

Approfondimento
IL FARAONE ERETICO E L’ORIGINE DEL MONOTEISMO
Verso la metà del XIV secolo a.C. il faraone Amenhotep IV decise di inasprire lo scontro con la potente casta sacerdotale del Dio Amon, troppo potente ai suoi occhi.
Amenhotep IV non andò tanto per il sottile: recuperò una divinità secondaria solare risalente al periodo delle Grandi Piramidi, Aton (il disco solare), e ne fece progressivamente una divinità sempre più centrale del Pantheon egizio, fino a farne un culto monoteistico, del quale il faraone era unico tramite per il popolo. Per caricare di peso simbolico questa sua riforma religiosa, il faraone iniziò la costruzione di edifici sacri ad Aton, cambiò il suo nome in Akhenaton, rimodellò i nomi della famiglia reale e della corte, compreso quello della moglie, Nefertiti, e portò la capitale del regno da Tebe a una città edificata appositamente, Akhetaton (l’orizzonte di Aton). Infine, iniziò a requisire l’enorme patrimonio dei sacerdoti di Amon e lo fece confluire nel tesoro di Aton. Per popolarizzare la sua riforma, Akhenaton si rivolse in particolare all’arte, inaugurando uno stile del tutto inedito, realistico, in cui lo stesso faraone veniva ritratto in modi non più ieratici e ideali, ma accentuandone atteggiamenti sgraziati e difetti fisici.
Ma il nuovo culto non fece breccia nel popolo.Così, alla sua morte, seguirono periodi di torbidi e congiure, fino a quando, probabilmente in una di queste, non venne ucciso il figlio di Akhenaton, il faraone bambino Tutankamon e i sacerdoti ripresero il controllo su tutto l’Egitto, cercando di cancellare ogni memoria di Akhenaton e del suo Dio.
Con ogni probabilità, tra i seguaci di Aton c’erano gli Habiru, una minoranza etnica da molti identificata con gli ebrei, che entrò in Egitto al seguito degli invasori Hyksos, circa quattro secoli prima. Gli Hyksos erano un popolo meticcio che avevano sottomesso l’Egitto per circa due secoli, grazie al rivoluzionario utilizzo del carro da guerra trainato dai cavalli. Ora, buona parte degli studiosi converge sul fatto che Mosè, uomo della corte di Akhenaton, visto il clima di restaurazione violenta, si sia messo a capo degli Habiru e li abbia guidati nell’esodo. A confortare questa teoria, c’è la corrispondenza pressochè totale tra l’inno ad Aton (da diversi studiosi ritenuto di mano dello stesso faraone eretico) e il salmo 104 della Bibbia.
fonte:albertomassazza's blog

Akhenaton si rivolse in particolare all’arte, inaugurando uno stile del tutto inedito, realistico, in cui lo stesso faraone veniva ritratto in modi non più ieratici e ideali, ma accentuandone atteggiamenti sgraziati e difetti fisici.
Quinta puntata
7 domande sulla scrittura egizia
1)Che tipo di scrittura si usava nell'antico Egitto?
2)Come nasce la scrittura geroglifica?
3)Quali sono le caratteristiche della scrittura geroglifica?
4)Cos'è il demotico?
5)Cos'è la scrittura ieratica?
6)Su quale supporto scrivevano gli Egizi?
7)Per scrivere gli Egizi usavano una cannuccia simile ad un pennello che intingevano in uninchiostro vegetale.Come è stato possibile decifrare i geroglifici?



Gli egiziani usavano dei caratteri sacri, detti così per venivano impiegati per le scritte religiose soprattutto nei templi e negli obelischi.
Questi segni sono chiamati geroglifici: per questo la loro scrittura è detta geroglifica.
La scrittura geroglifica nasce dalla scrittura pittografica che gli Egizi appresero dai Sumeri. Per scrittura pittografica si intende un tipo di scrittura in cui il segno indica esattamente l'oggetto che si vuole rappresentare.
Questa scrittura fu fusa, dagli egiziani, con quella ideografica, ovvero un tipo di scrittura nella quale il segno corrisponde ad una parola.
La scrittura geroglifica era molto complessa.
I segni utilizzati potevano indicare una lettera, come nella scrittura alfabetica (cioè quella che noi conosciamo) oppure potevano indicare una cosa o un concetto.
I segni utilizzati erano tantissimi e il loro impiego richiedeva anche una certa abilità nel disegno. Per queste ragioni per imparare a scrivere era necessaria una lunga formazione e gli scribi godevano di molto prestigio e considerazione.
Essendo la scrittura geroglifica molto complessa, nell'amministrazione e nelle lettere commerciali si usavano dei geroglifici più semplici, che richiedevano meno tempo per essere scritti e che prendevano il nome di demotico.
Anche la scrittura ieratica era una semplificazione della scrittura geroglifica. Essa era usata solamente dai sacerdoti nella trascrizione dei libri sacri.
Gli Egizi scrivevano su una carta speciale ottenuta dalla pianta del papiro.
Dalle sue canne si estraeva la parte più interna e morbida. Le fibre ottenute venivano intrecciate in modo da formare un foglio che veniva steso al sole a seccare.
E' stato possibile decifrare i geroglifici grazie al ritrovamento della stele di Rosetta avvenuto nel 1799 da parte dell'esercito francese guidato da Napoleone. Egli, nella sua spedizione in Egitto, portò con sé molti studiosi con lo scopo di far luce sulla storia del paese.
La stele di Rosetta è una pietra che deve il suo nome al fatto di essere stata ritrovata nella città diRosetta sul Nilo.
Essa riporta una dedicata al faraone Tolomeo V Epifore in tre differenti grafie: geroglifico,demotico e greco.
Essendo il greco una lingua nota, lo studioso francese Champollion riuscì a decifrare i geroglifici.
Fonte: storiafacile.net
Per oguno di questi sei argomenti è stato organizzato un gruppo di lavoro che concorrerà alla realizzazione della mostra egizia che verrà allestita in classe.
Nella pagina "Cooperative learning" troverai il materiale e le foto della mostra, se preferisci puoi cliccare qui.
